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Piglio
La Città del Cesanese
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Piglio
CategoriaPiglio sorge curiosamente lungo un costone tra il Monte Scalambra a nord-ovest e il Monte Pila Rocca a sud-est, in una delle posizioni più panoramiche e strategiche dei Monti Ernici. Il punto più alto del paese tocca i 620 metri dove sorge il Castello Colonna, mentre il resto del borgo si sviluppa "a fuso" con due strade principali che tagliano il centro fino a raggiungere la rocca. Il territorio era abitato dalle popolazioni erniche e potrebbe essere identificato con il Capitulum Hernicum o Hernicorum citato da Strabone, collocato tra Olevano e Anagni. Dopo la conquista romana, la zona divenne sede di diverse ville rustiche di cui si conservano ancora resti importanti: la cosiddetta "villa di Mecenate" nella località "Le Fattora", la villa di Sant'Eligio e quella della località "Fontana di Grano". Il primo documento storico risale al 1088, quando Papa Urbano II nella sua Bolla cita il "Castrum Pileum". La leggenda vuole che il nome "Pileum" derivi dall'elmo romano (pileus) strappato via da una forte raffica di vento al condottiero Quinto Fabio Massimo detto il "Temporeggiatore" mentre attraversava queste zone. L'elmo sarebbe caduto proprio dove sorge oggi il paese, dando origine al suo nome. Per secoli Piglio fu conteso tra diverse famiglie nobiliari. Il castello originario dell'anno Mille fu dominato dalle famiglie De Antiochia e dai Colonna attraverso alleanze matrimoniali. Per brevi periodi appartenne anche ai Borgia e vide scontri tra i Colonna e gli Orsini. I Colonna si insediarono definitivamente dal 1430 fino al 1818, quando morì l'ultimo esponente della casata senza lasciare eredi maschi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Piglio fu bombardato dagli Alleati nel 1944, con la distruzione di circa il 30% degli edifici, tra cui gran parte dell'antica Collegiata di Santa Maria Maggiore.
Cosa Vedere Castello Colonna (Castello Alto) Il castello sorge nel punto più elevato del paese e domina tutta la Valle del Sacco. Costruito intorno all'anno 1000, è costituito da due parti edificate in epoche diverse con un dislivello di circa 25 metri. Il Castello Alto fu eretto per sorvegliare la via di collegamento tra Lazio e Abruzzo che passa per gli Altipiani di Arcinazzo, una diramazione della Via Francigena del Sud. Oggi è residenza privata, ma durante le festività patronali di agosto è possibile visitarlo durante l'evento "Calici di Stelle" quando la cornice del castello ospita degustazioni enogastronomiche e osservazioni astronomiche.
Collegiata di Santa Maria Maggiore (dell'Assunta) La chiesa principale del paese risale alla fine del XIII secolo. Fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944 e ricostruita nel dopoguerra nelle forme originarie baroccheggianti. L'imponente facciata è caratterizzata da due campanili gemelli che affiancano il rosone centrale e che si contendono con il castello il privilegio di essere l'elemento più visibile del paese. L'interno a tre navate conserva dipinti del Settecento e dell'Ottocento e un'interessante decorazione a stucco. Su un fianco si notano ancora i resti dell'ogiva di un antico portale medievale. Da maggio a ottobre vi è custodita la statua della Madonna delle Rose, che il 31 ottobre viene riportata in processione al suo santuario.
Santuario della Madonna delle Rose Edificato nel XVII secolo attorno a un'icona bizantina (affresco del XIV secolo), il santuario è il cuore spirituale di Piglio. La Madonna è venerata per aver miracolosamente fermato la peste del 1656 che devastava la Ciociaria. Ogni anno, il giorno successivo alla Pentecoste e il 31 ottobre, si celebra la Festa della Madonna delle Rose con una sentita processione che riporta la statua dalla Collegiata al santuario. L'affresco bizantino originale è di straordinaria bellezza.
Chiesa di San Rocco Presenta un prezioso affresco quattrocentesco che raffigura la Madonna, San Lorenzo, Sant'Antonio Abate e altri santi. La chiesa è legata al culto di San Rocco, protettore degli appestati.
Centro Storico Il borgo medievale si sviluppa lungo le pendici del monte con le case costruite "a spina di pesce" che assolvevano a funzioni difensive in assenza di una cinta muraria vera e propria. I vicoli a gradoni, con le case che sembrano alzarsi direttamente dalla roccia, si aprono improvvisamente su splendidi belvedere panoramici. Nella Piazza Roma, un elegante arco dà accesso al cuore del borgo dove si svolge la vita cittadina. L'atmosfera è rimasta autenticamente medievale, con le abitazioni compatte che si affacciano sui due canali laterali che servivano come ulteriore difesa per il castello.
Percorso di Papa Giovanni Paolo II Papa Giovanni Paolo II amava recarsi a Piglio, in località San Biagio, per i suoi momenti di relax e preghiera. In suo onore è stato tracciato un percorso di circa 1,5 km che si estende in un immenso prato verde contornato da boschi. Lungo il sentiero sono posizionate una statua del pontefice all'inizio, una stele commemorativa nel luogo di riposo del Papa e una croce dove recitava l'Angelus. Il percorso è contornato da grandi massi su cui sono incise numerose frasi del Santo Padre. Tradizioni e Eventi
Calici di Stelle (10 agosto, San Lorenzo): Nella cornice del Castello Colonna si svolgono degustazioni enogastronomiche mentre si osservano le stelle cadenti Sagra dell'Uva "Cesanese di Piglio" (prima domenica di ottobre): La festa più importante, con degustazioni del prezioso vino DOCG, visite culturali e celebrazione della vendemmia Festa della Madonna delle Rose (giorno dopo Pentecoste e 31 ottobre): Processione solenne con la statua della Madonna Sagra delle Fettuccine (agosto, località Tagliano) Gara Internazionale di Ski-roll (giugno): Percorso di 15 km con partenza da Genazzano che attraversa Serrone con arrivo a Piglio. Nel 2009 ha ospitato la Coppa del Mondo
Prodotti Tipici Piglio è la Città del Vino per eccellenza e cuore della zona di produzione del Cesanese del Piglio DOCG, il primo vino DOCG del Lazio (2008). Il territorio vanta una tradizione vinicola millenaria testimoniata già dai georgici latini e dai contratti agrari medievali conservati nei monasteri della zona. Il suolo di origine vulcanica, il terreno scosceso che impedisce ristagni d'acqua e l'ottima esposizione dei filari hanno reso questa terra perfetta per la viticoltura. Il Cesanese, dal colore rosso rubino con sfumature granate, presenta sentori di frutti di bosco (mora e mirtillo) ed è corposo e intenso al palato.